Terzo appuntamento dedicato a Simon e Garfunkel: oggi parliamo di "Bridge Over Troubled Water".
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Dopo il successo di "Bookends", Simon si trova a rifiutare offerte da parte di vari registi per la scrittura delle loro colonne sonore. Garfunkel, invece, ottiene la sua prima parte da attore nel film "Comma 22" (1970), mettendo ulteriormente in crisi il già difficile rapporto con il compagno musicista, che è convinto di poter continuare a scrivere canzoni anche senza il contributo del primo. A causa dei ritardi dovuti alle riprese della pellicola, il quinto album del duo affronta quindi una genesi travagliata, ma viene comunque portato a termine sulla fine del 1969. Alla produzione troviamo nuovamente Roy Halee, che asseconda l'idea di Simon e Garfunkel di un nuovo sound che incorpori stili quali R&B, gospel, jazz e world music. Per la prima volta, nelle note interne del disco troviamo anche i nomi dei musicisti impegnati nelle registrazioni, la "Wrecking Crew": Fred Carter Jr. alle chitarre, Hal Blaine alla batteria, Joe Osborn al basso e Larry Knechtel alle tastiere. Proprio a quest'ultimo va il merito del magnifico piano gospel suonato nella title-track, una ballad romantica in cui la voce di Garfunkel emerge in tutto il suo splendore. Il titolo del brano, così come lo stile dell'arrangiamento, si ispirano a "Mary Don't You Weep", del gruppo gospel the Swan Silvertones, che nel testo dichiara "I'll be your bridge over deep water, if you trust in my name". Troviamo influenze andine nella successiva "El Cóndor Pasa (If I Could)", mentre in "Cecilia" Simon scrive in modo irriverente di una giovane infedele che invita a letto il suo amante mentre il compagno è in bagno, cantando con leggerezza su un ritmo dal sapore afro-ispanico. Come in "Homeward Bound", brano contenuto nel terzo album del duo, anche in "Keep The Costumers Satisfied" si racconta del bisogno di casa durante l'estenuante periodo dei tour. Caratterizzata da uno stile latin jazz, "So Long, Frank Llloyd Wright" ripercorre i primi anni della carriera di Simon e Garfunkel e sembra predire in qualche modo la loro separazione futura. Si ritorna quindi a un suono più tipicamente folk con "The Boxer", un brano sulle disavventure di un ragazzo che vive in miseria e solitudine nella Grande Mela, costato al team oltre 100 ore di lavoro tra vari studi di registrazione e location imprevedibili come la Cappella di San Paul di New York. A ravvivare l'atmosfera arriva per un attimo l'allegro rock 'n roll di "Baby Driver", ma il senso di isolamento di Simon ritorna in "The Only Boy Living In New York", scritta durante i mesi trascorsi lontano da Garfunkel, impegnato nelle riprese del suo film in Messico. Lo stile reggae di "Why Don't You Write Me?" anticipa le sperimentazioni di Simon nel suo percorso da solista, mentre l'addio di "Bye Bye Love", cover di una hit degli Everly Brothers, ci riporta alle origini del duo. Sul finale, la metafora del ramo di ulivo di "Song for the Asking" mantiene aperta la possibilità di una riconciliazione tra i due, che di fatto, a eccezione di alcune occasioni negli anni a seguire, come il Concerto a Central Park del 1981 e il tour mondiale del 2004, non arriverà mai. Il successo di "Bridge Over Troubled Water" è planetario: prima posizione in classifica in 10 paesi, con un totale di vendite imbattuto dal 1970 al 1972. Ai Grammy Awards il duo fa incetta di premi, ma la critica esita a definirlo il loro miglior lavoro, considerandolo meno d'impatto rispetto al precedente "Bookends". Fa seguito alla pubblicazione un breve tour in Inghilterra, al termine del quale le divergenze caratteriali tra Simon e Garfunkel li costringono ad annunciare la separazione.Â
Concludiamo questo viaggio con il brano di maggior successo di questo duo senza tempo, che vanta cover da parte di innumerevoli artisti quali Elvis Presley, Aretha Franklin e Johnny Cash. Buon ascolto!