Secondo appuntamento dedicato ai Siouxsie And The Banshees: oggi parliamo di "Kaleidoscope".
Â
Terzo album in studio, "Kaleidoscope"(1980) vede un significativo cambiamento nella formazione della band. Durante il tour per la promozione di "Join Hands" (1979), una discussione causa infatti l'abbandono del gruppo da parte di Morris e McKay. Prendono il loro posto il chitarrista John McGeoch e il batterista Peter Clarke, meglio conosciuto come Budgie (quest'ultimo rimarrà a far parte della band fino al suo scioglimento). Con il loro ingresso assistiamo a un importante cambio di rotta: i Siouxsie And The Banshees si apprestano a diventare uno dei gruppi alternative-pop di maggior successo degli anni '80, incorporando nelle loro tracce sintetizzatori e drum machines, pur mantenendo le tematiche cupe e angoscianti dei dischi precedenti.Â
L'ultimo album, "Join Hands", si sviluppava intorno al tema della prima guerra mondiale, scelta come espediente per criticare la situazione politica globale di quegli anni. I testi miravano a riflettere il clima di sofferenza e angoscia del periodo storico, ponendo l'attenzione sulla disperazione e la solitudine tanto dei soldati al fronte quanto delle famiglie. Un forte senso di claustrofobia emerge da tutte le tracce, specialmente da "Poppy Day" e "Playground Twist". In "Christine", secondo singolo tratto da "Kaleidoscope", i Banshees abbandonano il tema della guerra per tornare alle atmosfere ugualmente oscure e paranoiche del primo album. Ispirato al libro "La Donna dai Tre Volti", il brano racconta di Christine Sizemore, una donna che avrebbe avuto 22 diverse personalità . Come "Christine", anche "Happy House", singolo di lancio dell'album, si apre con un ipnotico riff di chitarra di McGeoch, mentre la batteria di Budgie regala al brano un ritmo vagamente reggae. Il sarcasmo di Siouxsie, oltre che dal testo, traspare anche dal videoclip, in cui la cantante, con un costume da Arlecchino, esplora le stanze di una casa che sembra uscita da un cartone animato. Tra i brani più sperimentali del disco troviamo l'electro-rock "Red Light", in cui il tempo è scandito dal suono di click di una fotocamera, e l'atmosferica "Lunar Camel", dominata dai sintetizzatori di Severin. Nell'anno della sua pubblicazione, "Kaleidoscope" raggiunge la quinta posizione nella classifica inglese, la più alta ottenuta fino ad allora dalla band. Di questo nuovo progetto la critica loda in particolare la sperimentazione sonora e la potente voce di Siouxsie, che oltre a cantare e scrivere, si esprime anche attraverso synth, pianoforte e talvolta chitarra.
Vi suggeriamo oggi l'ascolto di "Happy House", che come numerosi brani della band, è stato più volte campionato da altri artisti (lo si può facilmente riconoscere in "House of Ballons" di TheWeeknd, tratta dall'omonimo album del 2011). Buon ascolto!