Terzo appuntamento dedicato a Lana del Rey: oggi parliamo di "Norman Fucking Rockwell!".
Sesto album in studio, "Norman Fucking Rockwell!" (2019) segna il culmine della maturità artistica di Lana del Rey. Prodotto in collaborazione con Jack Antonoff, con contributi da parte di Zach Dawes e Rick Nowels, l'album mescola influenze soft-rock, psichedeliche e folk, creando un mosaico di quattordici brani che risultano perfettamente incastonati. Sulla copertina del disco troviamo raffigurati Lana del Rey e Duke Nicholson (nipote dell'attore Jack Nicholson) in barca a vela, mentre sullo sfondo la costa appare colpita dagli incendi, metafora della disgregazione del sogno americano. Le fiamme ritornano anche in "The Greatest", un brano dal sapore soul/folk anni '70 in cui la nostalgia lascia il posto a frasi profetiche come “L.A. is in flames, it's getting hot” o “Life on Mars? ain't just a song”. Nonostante tutto Lana non perde la speranza e ce lo ribadisce in "Hope Is a Dangerous Thing for a Woman like Me to Have - but I Have It", una ballad al piano colma di emozione in cui la cantante si paragona alla poetessa Sylvia Plath, mentre si trascina nella sua camicia di notte e scrive le sue liriche col sangue sui muri. Di analoga bellezza è anche "Happiness is a Butterfly", un brano che nella sua semplicità risulta tuttavia estremamente efficace. Non manca certo in questo disco il raffinato romanticismo tipico della cantante, che ritroviamo in tracce come "Love Song", "The Next Best American Record" o "Venice Bitch". Quest'ultima spicca su tutte per la sua delicata ma travolgente coda strumentale psichedelica, senza dubbio uno degli esempi di massima espressività artistica della cantante. Brani come "Doin' Time", reinterpretazione di un pezzo dei Sublime, o "Bartender", che suona quasi onomatopeica nel riprodurre il rumore dello scontro tra bicchieri di vetro, impreziosiscono ulteriormente il quadro sonoro di "Norman Fucking Rockwell!", di cui è doverso menzionare l'incantevole title-track, arrangiata anche questa splendidamente da Jack Antonoff. L'album viene lodato dalla critica, che lo definisce a tutti gli effetti il "pop classic" della cantautrice. Oltre a raggiungere la terza posizione nella classifica americana, "Norman Fucking Rockwell!" debutta al primo posto nella classifica inglese, con un totale ad oggi di quasi 800'000 copie vendute.
Per concludere questo viaggio nella musica di Lana del Rey vi consigliamo oggi all'ascolto di "Venice Bitch", con l'invito a lasciarvi trasportare dalla magia di una delle voci simbolo del nostro tempo.