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Musical Disclosure by Perform School of music Episodio 167

2025-04-02 16:58

Redazione Perform School of music

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Musical Disclosure by Perform School of music Episodio 167

Secondo appuntamento dedicato a Simon & Garfunkel.

Secondo appuntamento dedicato a Simon & Garfunkel: oggi parliamo di "Bookends".

 

Se per "Sounds of Silence" (1966) il lavoro di progettazione e produzione era stato piuttosto frettoloso per esigenze di mercato, nel successivo "Parsley, Sage, Rosemary and Thyme" (1966) Simon e Garfunkel decidono di assumere un maggiore controllo creativo. Dal disco vengono tratti diversi singoli di successo, tra cui una reinterpretazione della famosa ballata tradizionale inglese "Scarborough Fair". Tuttavia, durante le sessioni di registrazione, Simon manifesta già le prime avvisaglie del blocco dello scrittore che impedirà al duo di pubblicare fino all'anno seguente. La scarsa produttività dell'artista non lascia indifferenti i dirigenti della Columbia, che, in linea con gli standard dell'epoca, mirano alla pubblicazione di due/tre album all'anno. Fortunatamente, la soluzione non tarda ad arrivare: il regista Mike Nichols, alle prese con il suo ultimo film, "Il laureato" (1967), propone al duo di comporne la colonna sonora. Simon, sebbene scettico in un primo momento, accoglie in seguito l'offerta, colpito dallo spirito irriverente di Nichols. Nasce così “Bookends” (1968), un concept album che attraversa le varie fasi della vita, delimitate metaforicamente da fermalibri e indagate nei loro temi fondamentali, dai rapporti umani al senso di alienazione, dalle speranze della giovinezza al disincanto dell’età adulta. Si tratta di un disco breve e conciso, in cui ogni dettaglio rivela una cura perfezionista quasi maniacale: basti pensare che la sola registrazione di “Punky’s Dilemma” richiese al team 50 ore di lavoro. Le parti vocali venivano talvolta riregistrate nota per nota, facendo sì che le armonie distintive del duo lasciassero il posto a parti prevalentemente soliste. L’arpeggio di chitarra di “Bookends Theme” apre il disco, e ritorna, al termine del lato A, per esortarci a conservare i nostri ricordi ("Preserve your memories / They're all that's left you"). L’atmosfera si fa chiassosa e disorientante nella successiva “Save The Life of My Child”, che racconta il disperato tentativo di una madre di impedire il suicidio del figlio. Verso la fine del brano, tra suoni elettronici distorti e chitarre sferzanti, fa la sua comparsa l’incipit di “The Sound of Silence”, quasi ad anticipare il destino fatale del giovane. Segue “America”, una canzone di protesta sulla ricerca dei valori e degli ideali di un’America che sembra scomparsa, così come la fiducia riposta nell’amore in “Overs”, un malinconico jazz-folk cantato da Simon. Commuove poi la tenerezza di “Voices of Old People”, un collage di registrazioni in cui gli ospiti di due case per anziani fanno pensieri ad alta voce su vecchie foto ritrovate e sul loro stato di salute. Il crescendo di archi e fiati della nostalgica “Old Friends” chiude, insieme alla ripresa di “Bookends Theme”, la prima parte del disco. Da qui, ha inizio una raccolta di pezzi generalmente sconnessi tra loro ma caratterizzati da un suono più rock, come “Fakin’ It” e “Punky Dilemma”. Punta di diamante del disco è la celebre “Mrs. Robinson”: introdotta da un memorabile giro di chitarra e contraddistinta da un accattivante ritornello, si sarebbe dovuta intitolare “Mrs. Roosevelt”, in omaggio alla First Lady Eleanor Roosevelt per il suo impegno nella difesa dei diritti delle donne e della comunità afroamericana. Chiudono questa seconda carrellata di brani “A Hazy Shade of Winter” e “At the Zoo”, scelte peraltro tra i singoli di lancio. La critica manifesta reazioni generalmente positive per “Bookends”, elogiando il talento autoriale e compositivo del duo newyorkese, oltre all’attenzione riservata a produzione e scelta dei suoni. Le vendite portano velocemente l’album al primo posto nella classifica inglese e americana, elevando Simon & Garfunkel allo status di artisti come i Beatles e Bob Dylan nel panorama internazionale.


Vi lasciamo oggi all’ascolto di “Mrs. Robinson”, il primo brano rock ‘n roll nella storia dei Grammy Awards a vincere nel 1969 il premio di Record of the Year.

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