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Musical Disclosure by Perform School of music Episodio 163

2025-03-19 18:04

Redazione Perform School of music

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Musical Disclosure by Perform School of music Episodio 163

Primo appuntamento dedicato a Lana Del Rey.

Ben ritrovati a un nuovo appuntamento con Musical Disclosure: i prossimi articoli sono dedicati a una delle cantautrici più rappresentative del nuovo millennio, la diva per eccellenza del pop contemporaneo Lana del Rey.

 

Elizabeth Grant, in arte Lana del Rey, nasce nel 1985 a Manhattan, New York. All'età di un anno la famiglia Grant si trasferisce presso il villaggio di Lake Placid, dove la piccola Elizabeth frequenta la scuola elementare e inizia a cantare nel coro della chiesa locale. L'infelice adolescenza della futura popstar è segnata dalla dipendenza da alcol e droghe, che spingono la famiglia a inviarla prima in un collegio nel Connecticut e poi in un centro di riabilitazione. Questo periodo di alienazione porta la giovane a sviluppare una forte paura verso la morte, che si rifletterà sul suo primo album di successo “Born to Die”. Nel 2003 la cantante riesce finalmente a liberarsi dalla dipendenza e decide di trasferirsi a Long Island dagli zii, dove lavora come cameriera e impara a suonare la chitarra. L'ambizione di una carriera in campo musicale è ancora lontana, ma Elizabeth inizia già a scrivere canzoni e a cantare in giro per locali sotto vari pseudonimi. Nel 2008, dopo aver conosciuto David Nichtern dell'etichetta indipendente 5 Points Records e il produttore Kahne, esce il suo primo EP, "Kill Kill", pubblicato ancora come Lizzie Grant. L'effettivo album di debutto, "Lana del Ray", uscirà due anni più tardi, nel 2010. Il nome d'arte, oltre che per il suo sapore glamour in grado di trasportare la cantante al mare di Miami e agli amici cubani che frequentava in quegli anni, viene scelto in omaggio all'attrice degli anni '40-'50 Lana Turner e alla Ford Del Rey, una berlina prodotta in Brasile negli anni '80. Tre mesi dopo la pubblicazione del suo primo disco, Lana del Rey, in conflitto con la 5 Points Records per la poca motivazione dimostrata durante le fasi di produzione, conosce dei nuovi manager, che la aiutano a recidere il contratto con l'etichetta. L'artista si trasferisce a Londra e nel 2011 carica su Youtube due video autoprodotti per i brani "Video Games" e "Blue Jeans", con riprese dal sapore vintage che attirano sin da subito una forte attenzione mediatica. In particolare "Video Games" ottiene un'esposizione virale che permette alla cantante di firmare un contratto con la Stranger Records: è l'inizio dell'era di "Born To Die", pubblicato nel gennaio del 2012. L'album si apre con la title-track, una ballad gotica sui temi del sesso e della droga, caratterizzata da un beat trip-hop e da archi in stile James Bond. Segue "Off to The Races", soul-hip-hop oscuro in cui la voce di Lana assume talvolta una forma parlata, quasi rappata, che ritroviamo anche in "Diet Mountain Dew" e "National Anthem". Il sound cinematografico dei primi singoli ritorna anche in "Dark Paradise" e "Carmen", quest'ultima incentrata sulla figura probabilmente autobiografica di una diciassettenne affetta da dipendenze. Lana stessa ha infatti dichiarato che i contenuti dell'album attingono ampiamente dalle sue esperienze con l'alcol durante gli anni trascorsi a New York, città alla quale sembra rivolgersi nei testi di "Born to Die" come a una persona amata. Lo stesso vale per l'alcol, che Lana ha ironicamente definito "the first love of my life". Alla sua pubblicazione, "Born to Die" svetta in cima alle classifiche di 11 paesi e arriva secondo nella US Billboard 200. Nel 2012 diventa il quinto album più venduto al mondo, ma la critica resta divisa: alcuni elogiano il sound distintivo della popstar, altri ne evidenziano la ripetitività e la tendenza melodrammatica.


Vi suggeriamo oggi l'ascolto di "Video Games", il primo grande successo di una popstar originale e controversa, che già in vita è riuscita a raggiungere lo status di artista cult della musica contemporanea. 

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